Ubicata in via San Damiano, era detta anche Cascina Nuova o Fiammella. Il nome deriva dallo stesso Santo a cui era dedicata una chiesetta annessa ad un cimitero che si trovava nelle vicinanze. Il nome “nuova” invece deriva dal fatto che è stata l’ultima ad essere costruita nella Zona del Laghetto.
Si tramanda che la cascina sia stata fatta costruire intorno al 1860 dalla famiglia Sala che l’ aveva affittata e poi venduta ai diversi affittuari. La Cascina presentava l’impianto tipico dell’architettura brianzola: una corte, il fienile, le stalle. Mancava il pozzo perché essendo stata l’ultima ad essere costruita non aveva più la necessità del pozzo.
Anche alla S. Damiano la vita trascorreva con lo stesso ritmo e seguendo le stesse occupazioni delle altre Cascine della Zona Laghetto: solo intorno agli anni ’50 alcuni uomini abbandonarono la vita nei campi per andare a lavorare nelle fabbriche.
Sono gli anni in cui a Giussano nascono le prime aziende di mobili che offrivano molti posti di lavoro ai contadini. La sera tutti si ritrovavano in cortile o, nei mesi invernali, nelle stalle: si raccontavano le favole di “Cappuccetto rosso” e di “Pinocchio”, si cantavano canzoni come “la campagnola”, “la Valsugana”, “mamma mia dammi 100 lire”.